E’ ufficiale, ufficialissima, ma sembra galeotta la foto che ritrae sorridenti, molto sorridenti, al Quirinale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Camera Roberto Fico. Il primo impegnato a spiegare il mandato esplorativo di “verificare -come poi avrebbe comunicato ai giornalisti il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti- la possibilità di un’intesa per una maggioranza parlamentare tra il Movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico per costituire il governo”. Il secondo impegnato a chiedere al capo dello Stato perché mai il suo collega di partito Luigi Di Maio, aspirante a Palazzo Chigi, stesse ancora cercando col segretario leghista Matteo Salvini un’intesa di segno vistosamente diversa da quella maturata dallo stesso capo dello Stato nelle riflessioni sulla fallita esplorazione condotta nell’area del centrodestra dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
La logica avrebbe voluto, a quel punto, che il presidente della Camera, smaltita la fatica della salita al Quirinale e della discesa a piedi, con sosta di cortesia a Palazzo Chigi per informare il presidente del Consiglio uscente Paolo Gentiloni, cominciasse l’esplorazione all’interno del proprio partito per capirne le intenzioni e direzioni di marcia. Verso Salvini, ancora, o verso il Pd? Ma così non sembra avvenuto, almeno sino al momento in cui sto graffiando.
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