Berlusconi fuori dalla grazia di Dio per gli abbandoni di Forza Italia

Titolo del Dubbio

Silvio Berlusconi -con l’attenuante di essere fuori dalla grazia di Dio per l’”ingenerosità” attribuita a chi lo sta abbandonando dopo la la fiducia fatta negare a Mario Draghi al Senato al pari dei leghisti e dei grillini, un passo indietro all’opposizione spavalda della destra di Giorgia Meloni- ha scambiato pure lui in una raffica di interviste la stanchezza del presidente del Consiglio per rinuncia o, peggio, per fuga. Per cui sarebbe stato praticamente inutile cercare di trattenerlo.

Berlusconi alla Stampa di ieri
Mariastella Gelmini

Certo, Draghi era stufo. E non lo ha nemmeno nascosto con quel sorriso col quale è andato a dimettersi la seconda volta al Quirinale invogliando il presidente della Repubblica a sciogliere finalmente le Camere  della esaurita “centralità” grillina. Stufo, scocciato, fuori dalla grazia di Dio pure lui, per carità, ma non per questo rinunciatario, arreso, fuggiasco, come per settimane, anzi per mesi lo ha rappresentato il solito Fatto Quotidiano. E un pò, debbo dire, anche Il  Giornale della famiglia Berlusconi e La Verità di Maurizio Belpietro. 

Tutt’altro. Spalleggiato da Mattarella, che a chiusura della crisi ha spiegato personalmente dal Quirinale agli italiani, e ai partiti, che la cosiddetta ordinaria amministrazione lasciata al governo in campagna elettorale deve intendersi stavolta meno ordinaria del solito, trovandosi il Paese in mezzo a varie emergenze; spalleggiato, dicevo, da Mattarella in persona, Draghi è stato ben attento a non pregiudicare al governo dimissionario la gestione, appunto, delle elezioni. Se fosse stato davvero stanco e sfinito, deciso a scappare, Mattarella avrebbe dovuto trovare un altro al suo posto in questi frangenti -ripeto- tutt’altro che ordinari. 

Renato Brunetta
Brunetta sulla Stampa di ieri

Questo che cosa significa per gli addetti ai lavori? Dai quali mi rifiuto di credere che Berlusconi dopo una trentina d’anni di politica – e che politica- possa ritenersi estraneo per la sua vecchia e un pò “populista” avversione al cosiddetto “teatrino” dei palazzi romani: un’avversione ricordata pochi giorni fa dal suo amico Fedele Confalonieri e abbinata a quella di Beppe Grillo, e prima ancora di lui, di Umberto Bossi quando era ancora in salute fisica e politica: E si guadagnava le simpatie dello stesso Confalonieri, ora invece attratto, sempre politicamente, dal populismo -anch’esso- di Giorgia Meloni.

Che cosa significa -dicevo- la permanenza di Draghi a Palazzo Chigi anche a Camere finalmente sciolte? Significa che il presidente del Consiglio con la sua famosa “agenda”, saggiamente non sprecata come quella di Mario Monti nel 2012 improvvisando un suo partito in vista del voto del 2013, sarà non il “convitato” ma il protagonista “di pietra” di questa breve, quasi fulminante campagna elettorale. Che egli ha contribuito in modo decisivo ad accorciare a due mesi, dai cinque, sei e forse anche più che avrebbero voluto molti altri per cuocerlo a fuoco lento sino alla fine ordinaria della legislatura. 

Mattarella e Draghi firmano i decreti elettorali

Chiamatelo poi sprovveduto o fuggiasco, questo astutissimo Draghi. Al quale le emergenze in corso -dalla guerra in Ucraina, con i suoi riflessi anche economici e quindi sociali, alla perdurante pandemia virale e allo stato gassoso di molti dei partiti e delle coalizioni che sapranno o vorranno creare o mantenere- daranno probabilmente altre occasioni per confermarsi in campagna elettorale come l’unica o la maggiore risorsa di cui disponga l’Italia. Accetto scommesse. Potrà vincere chi saprà davvero raccoglierne e rappresentarne l’agenda, appunto. Lo hanno   capito meglio di tutti, almeno sinora, i centristi sparsi e il segretario del Pd Enrico Letta, per fortuna del suo partito subentrato a Nicola Zingaretti. Che aveva scambiato Conte per “il punto di riferimento dei progressisti”, ma nel frattempo ricredutosi pure lui. 

Pubblicato sul Dubbio

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Blog su WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: