Sono passato verso le 15 accanto al gazebo del Pd di Vigna Stelluti, a Roma. Ho visto una bella fila, a quell’ora poi, sotto un sole da estate, ma soprattutto ho visto e sentito una giovane che telefonava non so a chi per avvertire che stavano finendo le schede delle primarie per scegliere fra i tre candidati alla segreteria: nell’ordine, da sinistra a destra, Andrea Orlando, Michele Emiliano e Matteo Renzi. E ho sentito un signore che, in fila, avvertiva il vicino che gli risultavano andate alle urne poco dopo mezzogiorno, in tutta Italia, già ottocentomila persone.
Qualcuno lo avrà detto a quell’ora a Massimo D’Alema, dovunque si trovasse, rovinandogli la digestione?
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