Un altro scoop del Fatto Quotidiano, dopo quello sul no della Procura di Roma alla richiesta della polizia giudiziaria da tempo a disposizione del pm Voodcoock di interrogare il segretario del Pd Matteo Renzi coinvolgendolo come teste nelle indagini sulla Consip, mentre il padre era già indagato per traffico d’influenze.
Questa volta lo scoop non è di cronaca giudiziaria, ma in qualche modo di arte. E’ una vignetta di Mannelli, rigorosamente in prima pagina, in cui è riprodotto il sogno del giornale diretto da Marco Travaglio: il segretario del Pd, sempre lui, morto e destinato, per soddisfare forse la sua vanità, ad un mausoleo. “Come Lenin”, ha scritto il vignettista facendo probabilmente trasecolare Massimo D’Alema, appena spesosi in una lunga intervista al Corriere della Sera per negare a Renzi la possibilità di considerarsi e di essere considerato di sinistra. A meno che nella redazione del Fatto Quotidiano e dintorni non sappiano di dubbi intervenuti in D’Alema sulla natura di sinistra del protagonista della Rivoluzione d’Ottobre del 1917, ancora custodito nel mausoleo davanti al Cremlino a distanza di un secolo dalle sue gesta. E nonostante a Mosca ora regni tale Vladmir Putin, amico di tale Silvio Berlusconi, che peraltro festeggiano il loro compleanno a distanza di pochi giorni. Il primo compirà 65 anni il 7 ottobre. Il secondo ne compie oggi 81. Auguri a entrambi, naturalmente.
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