Dietro il “molto piacere” espresso da Papa Leone XIV ricevendo la premier Giorgia Meloni, peraltro già incontrata in altre circostanze, è augurabile che non si apra qualche processo più o meno sommario per la troppa banalità del saluto. Indice magari della “irrilevanza” internazionale dell’Italia, o della predisposizione del governo, imbarazzante per il nuovo Pontefice, all’autoritarismo, bellicismo, fascismo ed altri ismi del monotono dibattito politico sull’altra riva del Tevere.
Il “molto piacere” del Papa alla premier italiana in Vaticano
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