L’incontenibile entusiasmo di Elly Schlein per il nuovo sindaco di New York

         Male che vada, se il presidente americano Donald Trump riuscisse davvero a neutralizzarlo come disturbatore, niente di più perché la Casa Bianca gli è già preclusa costituzionalmente essendo nato in Uganda , l’appena eletto sindaco di sinistra di New York Zohran Mamdani ha già un’uscita di sicurezza. E’ in Italia. Dove la giovane, pure lei, segretaria italo-americana- svizzera Elly Schlein ne ha subito celebrato “la splendida vittoria”, pronta a cedergli ciò che forse ancora resiste a concedere a Giuseppe Conte: la leadership del famoso “campo largo” dell’alternativa al centrodestra di Giorgia Meloni. Fra le cui colpe c’è quella peraltro  di essere simpatica, quanto meno, all’antipatico  presidente degli Stati Uniti.

         In compenso, diciamo così, di tanta generosità, di tanto entusiasmo, di tanto orgasmo virtuale per la vittoria splendida, ripeto, del suo fratello minore, anche lui virtuale, della sinistra d’oltre Oceano, la Schlein si è guadagnata dal sarcastico Libero, in Italia, la promozione a nuova statua della libertà a New York, con tanto di insegna della falce e martello sul petto, anzi sul cuore. Un’insegna ben impressa e visibile  come la foto di Enrico Berlinguer sulle tessere di iscrizione al Partito Democratico italiano, omonimo di quello americano ridotto da Trump in braghe di tela.

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