Mi associo alle solidarietà una volta tanto bipartisan, come si dice, al collega Sigfrido Ranucci per il grave attentato subìto a Pomezia. Dove abita il responsabile della trasmissione televisiva Report, della Rai. Ma mi associo alla maniera di Ennio Chiodi, che gli è stato superiore, e non solo collega. E ha consigliato su Facebook di lasciarlo adesso “lavorare senza beatificazioni, consentendo a tutti di apprezzare o criticare il suo lavoro e quello dei suoi collaboratori”. Lavoro d’inchiesta di cui Chiodi è rispettoso ma non entusiasta avendovi avvertito “negli ultimi anni” tracce, diciamo così, della “deriva di un giornalismo non sempre documentato correttamente e decisamente indirizzato”. “Posso dirlo?” si è chiesto Chiodi rispondendosi: “Devo dirlo”.
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