La “sobria” celebrazione della festa della Liberazione al Senato

         Il presidente del Senato Ignazio La Russa avrà pure sbagliato, per carità, a tentare di celebrare seduto sul suo scranno nell’aula di Palazzo Madama parlando della festa della Liberazione, al maiuscolo. E interpretando a suo modo la “sobrietà” di questo 25 aprile raccomandata dal ministro della Protezione civile nella coincidenza col lutto nazionale proclamato per la morte di Papa Francesco, sino a procurarsi le proteste che ne sono seguite.

         Ma ancora più sobrio, diciamo così, del discorso del presidente seduto del Senato è stato lo spettacolo, impietosamente documentato dalle fotografie, di un’aula a ranghi così ridotti da potere essere definita vuota, o quasi.

         Prima di prendersela col presidente dell’assemblea, i pochi, pochissimi senatori accorsi alla celebrazione avrebbero dovuto prendersela con loro stessi per non avere saputo convincere gli onorevoli, anzi onorevolissimi colleghi a rinunciare al ponte, più ancora che alla festa della Liberazione, sempre e doverosamente al maiuscolo.

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