Stesa in fondo alla seconda pagina del Corriere della Sera, e classificata come “analisi” del quirinalista Marzio Breda, è arrivata una prima risposta alle sollecitazioni per un intervento del capo dello Stato che, a torto o a ragione, si sono colte in due vignette consecutive di Emilio Giannelli sulla prima pagina dello stesso giornale di fronte agli sviluppi non proprio lineari della situazione politica. Che si trascina fra “continue e ruvidissime sfide all’Unione Europea”, come le ha chiamate Breda alludendo anche a dichiarazioni del vice presidente grillino del Consiglio Luigi Di Maio, e “confusi e contraddittori messaggi con cui gareggiano fra di loro gli esponenti della maggioranza gialloverde”, sempre secondo le parole del quirinalista del Corriere della Sera.
Ebbene, “la vigilanza del Colle” c’è, ed è “preoccupata”, come dice il titolo della nota di Breda, specie dopo il peggioramento delle prospettive italiane avvertite e spiegate dall’agenzia internazionale di rating Fitch, e i segnali d’inquietudine crescente nei mercati finanziari.
Anche il presidente della Repubblica, secondo il quirinalista del principale giornale italiano, ritiene opportuno un anticipo della nota di aggiornamento del documento di programmazione economica e finanziaria. Ma soprattutto egli è pronto a sollevare “un problema costituzionale” se il governo non dovesse trovare con la Commissione dell’Unione Europea il necessario accordo per superare, nella confezione della legge di bilancio, i vincoli del cosiddetto patto di stabilità.