
La recessione breve che il presidente americano Donald Trump ha promesso ai suoi elettori mentre la Borsa, al maiuscolo e al singolare, brucia in pochi giorni per il panico da lui provocato mille miliardi di dollari, mi ricorda la brevità della guerra in Ucraina propostasi o promessa da Putin più di tre anni fa ordinandola e chiamandola “operazione speciale”. Una guerra che invece dura ancora e di cui Putin potrà forse liberarsi fra qualche settimana o mese grazie al soccorso fornitogli dal presidente americano scaricando l’Ucraina sostenuta dal predecessore Biden e obbligando Zelensky se non alla resa, quasi. Questa è la verità dei fatti spogliati di tutti i veli nei quali sono avvolti per nasconderla o deformarla, tra scenate, lettere, incontri di delegazioni e tutto il resto.

Ma le Borse, questa volta al plurale, non sono come gli eserciti, ai quali si danno o si tolgono munizioni e quant’altro. Le Borse, sempre al plurale e al maiuscolo, non bruciano denaro metaforicamente, come a Poggio Mirteto, in Italia, in chiusura del Carnevale gli antipatizzanti di Giorgia Meloni hanno fatto avvolgendo nelle fiamme un suo fantoccio.
La recessione di cui Trump ha dovuto ammettere l’arrivo dopo il panico che lui ha creato insieme con Musk potrebbe essere la sua tomba. Almeno quella politica, se i servizi di sicurezza, sopravvivendo ai tagli e licenziamenti in corso, riusciranno a garantirgli la protezione dal solito matto. O finto matto che negli Stati Uniti ogni tanto si apposta dietro qualche finestra o simile e spara contro l’obiettivo politico di turno.

Temo, per lui, che Trump stia giocando troppo col fuoco. Ma gli sono personalmente e modestamente, assai modestamente, grato per la sveglia che è riuscita a dare all’Europa sulla strada della difesa comuna. O del “riarmo”, come ha avuto il coraggio di dire la presidente della Commissione di Bruxelles, la tedesca Ursula von der Leyen, facendo inorridire le solte anime belle, specie in Italia. Dove giù la buonanima di Enzo Biagi scriveva ogni tanto che le donne, specie quelle infedeli, si sentivano “un po’ incinte”.