
“Un consiglio all’ex fogliante Mantovano”, ha titolato -credo personalmente- Giuliano Ferrara un articolo di critica al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la delega dei servizi segreti, Alfredo Mantovano appunto, per avere negato l’uso dei voli di Stato al capo della Procura della Repubblica di Roma Francesco Lo Voi. Che vi ricoverava per fare ogni tanto riorno nella sua Palermo. Un rifiuto contro cui Lo Voi ha fatto ricorso al Consiglio di Stato e persino al presidente della Repubblica. E che oggettivamente può alimentare il sospetto che abbia influito sulla rapida gestione fatta dal magistrato del ricorso dell’avvocato Luigi Li Gotti contro la premier, i ministri dell’Interno e della Giustizia e il sottosegretario “ex fogliante” per l’affare Almarsi: il generale libico restituito dall’Italia alle patrie galere di cui lui è il comandante, accusato di crimini di guerra dalla Corte penale internazionale dell’Aja.

Ferrara ha un sospetto opposto e antecedente, diciamo così, a quello di una ritorsione di Lo Voi nell’investire il tribunale dei ministri dell’esposto di Li Gotti. E lo ha scritto senza fare sconti al suo ex collaboratore. Il sospetto cioè che sia stato Mantovano, o chi per lui, a usare la gestione dei voli di Stato, a protezione della sicurezza di chi viaggia, per condizionare un magistrato, o simile.

“Bisogna raddoppiare la cautela nella gestione di certi dossier”, ha scritto il fondatore e ancora animatore del Foglio pur diretto ora da Claudio Cerasa. E ancora: “Pazienza se della sicurezza si tenda a fare un cattivo uso e plateale, in alcune circostanze. Da allontanare sistematicamente è il solo sospetto che con mezzi impropri si intenda condizionare l’operato di magistrati, già in sè condizionati malamente da scelte culturali e di potere, di supplenza come si dice, intollerabili”.
“Avanti con le riforme più radicali, e mettetele sotto scorta”, ha concluso Ferrara cercando di dare un colpo al cerchio e uno alla botte. Ma il più ammaccato mi sembra sia Mantovano, piuttosto che Lo Voi, potenziale fogliante di un domani immaginario.



